La Lazio ha imparato la lezione olandese: mai più mine vaganti, mai più rinnovi in sospeso e mai più calciatori scippati.
Fuori dei confini del Belpaese, esisteva già un qualcosa chiamato “clausola rescissoria”, adesso il termine sta dilagando anche in Serie A.

Molti i club nostrani che si sono affidati al cavillo contrattuale per non perdere i propri big e se qualcuno fosse interessato al pezzo da 90, ok, si faccia pure avanti, ma a caro prezzo.

Da Higuain a Pjanic, finendo con De Vrij addirittura a parametro zero, e società rimanevano indignate alla finestra subendo decisioni avventate ed improvvisate. La legge del “miglior offerente” ha annichilito negli anni tifosi e dirigenze.

La clausola rescissoria ha il potere di togliere qualche rogna di torno.
Cita Wikipedia e non potrei essere più chiara:


“In ambito sportivo, in particolare calcistico, si parla di clausola rescissoria (o clausola di rescissione) per indicare la possibilità da parte di un atleta di recedere unilateralmente dal contratto con la propria società sportiva di appartenenza, dietro il pagamento di una determinata cifra. trova fondamento giuridico nell”ordinamento spagnolo all”articolo 16 del Real Decreto n. 1006 “

In poche parole non è un arricchimento per le società, ma libero arbitrio in mano ai calciatori. Te ne vai? Benissimo, purché venga pagato l”extra, se dal giocatore stesso o dal nuovo club, non ha importanza.

SE LA LAZIO FOSSE UOMINI E DONNE

Se la Lazio andasse in onda su Canale 5 e fosse presentata da Maria De Filippi, o da Claudio Lotito con caschetto biondo alla Raffaella Carrà, sicuramente avrebbe i troni occupati da regali natiche.

In un mondo calcistico in cambiamento che sta adottando sempre più i modus operandi esteri, di certo la società capitolina si adeguerà prestissimo abbracciando la novità.

I “tronisti” di Claudio Lotito, quelli più corteggiati, sono sicuramente Milinkovic e Correa.
Ed ecco che la clausola rescissoria diventa una potente arma da maneggiare con cura, ma non solo dai calciatori.

In tanti chiamano in redazione per corteggiare  Sergej, ma le pretendenti dovranno sapere che il ragazzo potrà sì svincolarsi sì, per una modica clausola di 120 milioni.

Correa è da poco diventato un tronista, ma El Tucu vanta un ampio parterre di spasimanti. In Italia o all”estero, l”argentino potrà essere libero dalla Lazio per 80 milioni.

Saranno pronte le “esterne”?

LOTITO IL MATTATORE

Ad orchestrate e muovere i fili del programma, Claudio Lotito. Mattatore dei più grandi palcoscenici, ha scelto di cambiare/modificare il format del programma.

Sì, potrebbe aver maturato l”idea di blindare i suoi big, ma non è detto che i top club europei non siano disposti a versare l”importo delle clausole varie.

Tutto è nato con l”ascesa di Milinkovic-Savic, per dare il massimo un ragazzo deve avere la sensazione di poter scrivere il proprio futuro, magari per andare in uno tra i top club più blasonati del mondo.

Chiedete ad un ragazzetto di 13 anni che gioca a pallone, quale sia il suo più grande sogno. In primis ti dirà giocare con la sua squadra del cuore, poi in seconda battuta, ti risponderà  Real o Barcellona.
Bene, ora immaginate di essere Milinkovic. Era a Firenze e scoppio” in lacrime perché voleva vestire la maglia del suo idolo Mihajlovic e realizzò così il desiderio chiamato Lazio.


”Verrà qui a prendermi il Barcellona?”
. E se così fosse, perché precludere a Sergej di fare parte della squadra più forte del mondo?

Sapendo di avere un prezzo prestabilito, il giocatore non avrà più l”incubo del “presidente muro” teme che si mette di traverso. Il patron del Malaga ad esempio, la lezioncina di diritto l”ha saltata seppur proprio in Spagna la clausola rescissoria vide la luce.

Sul piano mentale, insomma, ogni giocatore è libero. 

Il calcolo di Lotito è presto fatto.  

Milinkovic-Savic  costò ai biancocelesti 16 e Correa 19  mln. Due clausole rispettivamente di 120 mln e 80mln, se venissero pagate la Lazio avrà ottenuto stellari plusvalenze.

Nessun calciatore dunque, potrà mai accampare la pretesa di essere ceduto per capriccio, il neo cavillo infatti, è un prezzo indicato sul listino e sarà un nuovo club a sobbarcarsi la spesa. 

Discorso che non è valido per Durmisi perché manca poco e sarà la Lazio a dover pagare per cederlo. ( Segue faccina che si ammazza dalle risate).

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